“Alfabeto Astratto” è il titolo della mostra che si terrà a L’Aquila presso il Palazzo dell’Emiciclo sede della Presidenza del Consiglio regione Abruzzo, dal’8 al 20 novembre 2024. L’esposizione è stata voluta dalla Dott.ssa Chiara Immordino Presidente della Fondazione Mundilive Placido Immordino che ha voluto al suo fianco il Direttore Artistico Miguel Gomez, già art Director della Bibart Biennale d’Arte Contemporanea e Direttore del Museo dei pigmenti del colore e Centro d’arte Santa Teresa dei Maschi di Bari, la curatrice Michela Barausse e Maura de Meo Presidente AIACM (Associazione Italiana per l’Arte e la Cultura del Mondo).
“Alfabeto Astratto” è una esposizione che unisce ed esplora le diversità espressive dell’arte contemporanea. L’arte come germoglio di condivisione, incontro/confronto. E’ storia che i grandi del ‘900 sono tutti nati all’interno di movimenti in cui gli artisti si confrontavano e scontravano in continuazione. Purtroppo dopo gli anni sessanta si è fatta sempre più forte l’idea dell’artista individualista, personalità isolata da tutti gli altri, favorita e sostenuta dalle nuove leggi di mercato e consumo che nulla hanno a che fare con la cultura dell’animo umano.
Alfabeto Astratto è un gruppo eterogeneo di artisti ognuno con la sua visione, un viaggio attraverso il kaos entropico delle diversità, “in un sistema in quiete non c’è nessuna spinta spontanea al cambiamento”, l’entropia è una misura del caos che regna nei sistemi fisici attraverso una infinità di possibilità, cosi come l’arte è nel suo flusso continuo di espressioni, emozioni, stati d’animo.
Ma in definitiva cos’è l’arte? Un quadro del 500, una scultura tribale, il disegno di un bimbo, un foglio bianco, una performance, una tela capovolta? Qualsiasi cosa può essere considerata arte? E’ un dilemma questo che è difficile risolvere quando ci si trova davanti ad un’opera che esprime un concetto, una emozione, una vibrazione cromatica. Un’opera d’arte acquisisce senso se messa in relazione all’artista che la crea e a colui che la guarda, una dimensione umana, colui che va incontro all’altro uomo, colui che libera la sua anima e ne da voce, Alfabeto Astratto non è solo una mostra è “un pensiero in libertà e di libertà”.
In esposizione dall’8 al 20 novembre 2024 le opere di: Anja Kunze, Miguel Gomez, Carmen Toscano, Dino Ventura, Giuseppe Roma, Domenico Morolla, Giuseppe Toscano, Nilde Mastrosimone de Troyli, Giuseppe Ruscigno, Giuseppe Bertolino, Graziella Giunchedi, Simona Bonini, Tiziana Stocco, Iryna Ostapyuk, Anna Seccia, Matteo Ferretti, Claudia Bisson, Ivano D’Annibale, Stroux, Marco Bettocchi, Angelo Tasini, Emanuel Fortunati, Oriana Papais, Saverio Barone, Leonardo Votlea Sebastiani, Ringo of Dakar, Anna Diop.
“Alfabeto Astratto” è il titolo della mostra che si terrà a L’Aquila presso il Palazzo dell’Emiciclo, sede della Presidenza del Consiglio regione Abruzzo, dall’8 al 20 novembre 2024. L’evento è stato promosso dalla Dott.ssa Chiara Immordino, Presidente della Fondazione Mundilive Placido Immordino, con il supporto del Direttore Artistico Miguel Gomez, noto per il suo ruolo come Art Director della Bibart Biennale d’Arte Contemporanea e Direttore del Museo dei Pigmenti del Colore e Centro d’Arte Santa Teresa dei Maschi di Bari. Collaborano alla curatela Michela Barausse e Maura de Meo, Presidente AIACM (Associazione Italiana per l’Arte e la Cultura del Mondo).
Un Viaggio Attraverso il “Kaos” Artistico
“Alfabeto Astratto” rappresenta un’esplorazione profonda delle diversità espressive che caratterizzano l’arte contemporanea. L’arte, qui, diventa uno strumento di condivisione e confronto, un terreno comune in cui creatività e visioni si incontrano. L’esposizione si interroga su un tema fondamentale: cos’è l’arte? È una tela capovolta, un disegno infantile, una performance, o una scultura tribale? Ogni opera d’arte acquista significato nel dialogo tra l’artista che la crea e chi la osserva, trasformandosi in un ponte tra anime.
Il progetto nasce dalla volontà di superare l’idea individualista dell’artista, predominante dagli anni Sessanta, e di recuperare lo spirito collettivo che ha segnato i grandi movimenti artistici del ‘900. “Alfabeto Astratto” vuole essere un “pensiero in libertà”, un viaggio nel caos entropico delle diversità, un’esperienza che invita a riflettere sull’arte come flusso continuo di emozioni e concetti.
Gli Artisti e le Opere
La mostra presenta un gruppo eterogeneo di artisti, ognuno con una visione unica e personale. Dalle cromie vibranti alle forme astratte, ogni opera esposta contribuisce a creare un dialogo tra le varie espressioni dell’arte. Tra i partecipanti spiccano nomi come Anja Kunze, Miguel Gomez, Carmen Toscano, Dino Ventura, Giuseppe Roma e Anna Diop, ognuno dei quali apporta una prospettiva originale. Le opere esplorano temi che spaziano dalla materia alla spiritualità, dalla cultura tradizionale alle innovazioni contemporanee.
L’Entropia nell’Arte
L’idea di entropia, intesa come misura del caos e delle infinite possibilità, è centrale in questa esposizione. L’arte viene paragonata a un sistema in continuo cambiamento, un flusso che riflette stati d’animo, emozioni e percezioni. Ogni opera diventa così una testimonianza unica, un punto di incontro tra il visibile e l’invisibile, tra il caos e l’ordine.
Attraverso “Alfabeto Astratto”, l’arte si libera dalle convenzioni e abbraccia la sua natura più autentica: un linguaggio universale capace di comunicare oltre le barriere culturali e temporali.
Un’Esperienza per il Pubblico
L’esposizione è pensata per coinvolgere non solo gli addetti ai lavori, ma anche un pubblico più ampio, offrendo un’esperienza accessibile e immersiva. Ogni visitatore è invitato a interpretare liberamente le opere, trovando in esse significati personali e universali. Questo approccio favorisce una connessione diretta con l’arte, alimentando curiosità e ispirazione.
La mostra “Alfabeto Astratto” non è solo un evento espositivo, ma un invito a riflettere sul ruolo dell’arte nella società contemporanea, sul suo potere di raccontare storie, di sfidare le convenzioni e di creare connessioni profonde.
Il Contesto Espositivo
La scelta del Palazzo dell’Emiciclo come sede della mostra sottolinea l’importanza culturale e simbolica dell’evento. Situato a L’Aquila, un luogo ricco di storia e tradizione, il Palazzo offre un contesto unico per accogliere un’esposizione che celebra la diversità e la creatività artistica.
L’esposizione rimarrà aperta al pubblico fino al 20 novembre 2024, offrendo un’occasione imperdibile per immergersi in un universo artistico ricco di significati e interpretazioni.
Conclusione
“Alfabeto Astratto” si presenta come un viaggio nell’arte contemporanea, un’esplorazione delle sue infinite possibilità e una celebrazione della creatività in tutte le sue forme. Con artisti di talento, un contesto espositivo unico e una visione che mette al centro il dialogo tra diversità espressive, la mostra rappresenta un momento di riflessione e di incontro imperdibile per tutti gli amanti dell’arte.
kaos entropico delle diversità