/ Jan 05, 2025

[Crudelia]

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BETTY BEE  mostra personale a cura di  João Laia

Curata da João Laia, direttore della Galeria Municipal do Porto, la
mostra inizia con una serie di nuove tele che reinventano i motivi
iconografici amati di Betty Bee. In questi lavori recenti si allontana
progressivamente da griglie, filo spinato e reti protettive, lasciando
la scena ai suoi fiori adornati di toni fluo e glitter. Al centro di
queste tele c’è un unico fiore ricorrente, fragile e intenso, costante
ma trasformato. I colori gocciolanti, le crepe che si seccano e i
pigmenti perlescenti che cambiano con l’angolazione dello spettatore
conferiscono ai fiori una bellezza scintillante e fugace.

Su sfondi scuri e luminosi che ricordano i cieli stellati, questi fiori
simboleggiano una femminilità stratificata e ambigua, plasmata dal
tempo e dalla riflessione. Il fiore e gli elementi naturali diventano
metafore del corpo, una figura ricorrente che si interroga, si
confronta, si trasforma e si contempla. Questo corpo appassisce, si
rinnova e si adorna di nuovo alla ricerca della bellezza e
dell’autoaffermazione, mascherando le fratture di un subconscio
ferito.

Per Betty Bee la pittura è uno strumento di introspezione, proprio
come lo sono stati i suoi video, le fotografie e le celebri
performance. Sono tutti mezzi attraverso i quali esplora l’inconscio,
il corpo e la propria intimità.

La mostra si sviluppa quindi dal curatore attorno al tema dell’autoritratto, elemento centrale nella
pratica di Betty Bee. Con cura meticolosa e acuta consapevolezza di
sé, costruisce una messa in scena continua che cattura una femminilità
complessa: distorta, provocatoria e fragile allo stesso tempo.

João Laia intreccia questi elementi per creare una narrazione in cui
emergono i temi ricorrenti nel lavoro di Betty Bee: delicatezza,
figure mitologiche, sessualità, irriverenza e ironia. Ogni pezzo
esprime la forza e la sensibilità dell’artista, incapsulando una
femminilità incontenibile che permea ogni aspetto della sua pratica
artistica e della narrazione visiva.

Biografia di Betty BEE

Nel giugno 2007 partecipa al Ravello Festival, invitata da Achille
Bonito Oliva, per La Passione Secondo ABO. Nello stesso anno è tra gli
artisti principali della mostra Arte e Omosessualità da von Gloeden a
Pierre et Gilles, curata da Vittorio Sgarbi, prima a Milano (Palazzo
della Regione) e poi a Firenze. Nel 2008 espone a New York nella
collettiva Home Sweet Home alla Dorsky Gallery e in The Ego, The
Persona, The Shadow and The Old Man, Or Was It The Great Mother alla
Guild Gallery, entrambe a cura di Ombretta Agrò Andruff.

Nel 2009 espone alla Arts.i Religare Initiative Limited di Nuova Delhi, a cura
di Ombretta Agrò Andruff. Nello stesso anno espone alla Fondazione
Filiberto Menna di Salerno in Arte di Sera / 33 – Sovrimpressioni a
cura di Eugenio Viola e Antonello Tolve.
Nel 2013 ha partecipato alla mostra Arimortis al Museo del 900 di
Milano, a cura di Milovan Farronato. Nel 2014 espone alla Fondazione
Morra Greco di Napoli con la mostra personale Second Life, a cura di
Francesca Boenzi, e partecipa a I HAVE A DREAM a Palazzo Reale,
Milano, mostra collettiva promossa dal Robert F. Kennedy Center for
Justice e l’Europa dei diritti umani.

Sempre nel 2015 alcuni suoi lavori sono stati presentati al MEF di Torino in LIBERI TUTTI! Arte e
società in Italia. 1989 – 2001, a cura di Luca Beatrice, Andrea Busto
e Cristiana Perrella. Nel 2018 espone al Palazzo delle Esposizioni di
Roma nella mostra L’altro sguardo. Fotografie italiane 1965 – 2018, a
cura di Raffaella Perna. Nel 2021 ha preso parte alla mostra Utopia
Distopia: il mito del progresso a partire dal Sud al MADRE – Museo
d’arte Contemporanea Donnaregina di Napoli, a cura di Kathryn Weir.
Nel 2022 espone nuovamente al MADRE per la mostra Spettri: palinsesti
della memoria, a cura di Kathryn Weir.

Nel 2023 espone alla Fondazione Morra Greco di Napoli per la mostra Goal, a cura di Giulia Pollicita.
Successivamente viene selezionata dalla Fondazione Sandretto Re
Rebaudengo per la mostra collettiva Che sarà sarà, a cura di Stefano
Collicelli Cagol e Michele Bertolino. Nel 2024 Milovan Farronato la
invita a dialogare con Sagg Napoli nella mostra Nacquero a Napoli
Improvvisandosi: Modelle – Cameriere – Manicuriste – Arciere –
Motocicliste – Scassacazzo – Pazze – Artiste Compagne e Scompagne alla
Galleria Zazà di Milano.

Umberto Di Marino

Casa Di Marino

Via Monte di Dio, 9 – 80132 Napoli, Italia

Tel. +39 081 1975 8060

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